il clinton, un vino quasi dimenticato.
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il clinton, un vino quasi dimenticato.

16/11/2007 58,585 visualizzazioni 22 commenti

Cos’è:



Si chiama U GRINTU (è di origine americana) ma in Veneto è conosciuto ai più come Clinton o meglio ancora come Grintòn. E` un vino aspro, intenso, quasi grezzo e dal colore rosso intensissimo che lascia macchie ovunque lo si versi.



La storia:



All`inizio del secolo l`unica vite coltivata nel vecchio continente, e cioè la Vitis vinifera, venne aggredita da un parassita animale, la fillossera, che ne minacciava la distruzione. Unica soluzione per salvare i nostri vigneti fu di importare, come portinnesti, dei vitigni americani divenuti resistenti al parassita, alcuni puri, altri ibridi di specie americane e, successivamente, altri ibridi di specie americane con specie europee. Vennero compiuti anche degli esperimenti di ibridazione tra specie europee ed americane per cercare di evitare l`innesto sul piede americano (e vennero detti perciò ibridi produttori diretti), ma con scarsi risultati e molti difetti: modesta resistenza ai parassiti ed alle malattie e aromi anomali. Tra i più noti il Clinton, il Noah o Clinton bianco, l`Elvira, il Taylor, (ibridi tra la Labrusca e la Riparia), lo York-Madeira (Labrusca +Aestivalis), l`Othello (Labrusca + Riparia + Vinifera), lo Jacquez e l`Herbemont (Aestivalis + Cinere + Vinifera), questi ultimi privi del sapore foxy.

Il dilagare di questi ibridi produttori diretti, troppo spesso considerati la soluzione nazionale al problema vinicolo, portarono ad una sovraproduzione di vini scadenti e alla percezione del pericolo che rappresentavano per la qualità del prodotto. Intervenne il legislatore con la legge 23 marzo 1931 nr. 376 che vietava "la coltivazione dei vitigni ibrdi produttori diretti" salvo che nelle province in cui gli organi ministeriali "ne riconoscano l`utilità" e con modalità da stabilirsi con decreto ministeriale

Ulteriori approfondimenti storici qui: http://www.earmi.it/ricette/fragolino.htm ….



Dicono che:



La cattiva vinificazione e la presenza nelle bucce di sostanze tossiche, se assunte in dosi eccessive, portarono al divieto di commercializzazione del vino prodotto con quest`uva.

Il clinton ha un valore tannitico molto elevato (è il colorante contenuto negli acini) per cui potrebbe essere tossico.



In conclusione lo stato attuale della questione è il seguente:



- È consentito coltivarlo in tutto il territorio italiano "per il consumo familiare dei viticoltori". L`espressione sembra restrittiva rispetto a quella precedente che vietava solo la produzione a scopo di commercio, ma in realtà è praticamente coincidente: il consumo familiare non esclude ovviamente la possibilità di regalarlo ad estranei alla famiglia.

- L`obbligo di estirpazione per i vigneti che superano l`estensione richiesta per destinare l`uva ad un uso familiare,

- Il prodotto è ricercatissimo anchè perchè, con il divieto di produzione, sono rimasti in pochi a possederne le piante, e riducendo la produzione di grappa a poche centinaia di preziose bottiglie.



…qualora ne troviate qualche bottiglia, ASSAGIATELO perché a mio avviso MERITA (con MODERAZIONE ovviamente)



La nostra pagina FACEBOOK dedicata al CLINTON:

https://www.facebook.com/Il-Clinton-un-vino-quasi-dimenticato-266156013406338/






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    16/11/2007 15:03
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