Marialuisa Tadei  TESSERE LA BELLEZZA
In corso OGGI

Marialuisa Tadei TESSERE LA BELLEZZA

VENEZIA Mostra

Date: 08/05/2025 - 23/11/2025

Luogo: Venezia

489 visualizzazioni




Marialuisa Tadei


 


TESSERE LA BELLEZZA


 


a cura
di Anna Caterina Bellati


 


vernice


8 Maggio 2025


ore 18


 


Il Giardino Bianco Art Space


Castello,
via Garibaldi 1814 - Venezia


 


Durata
della mostra


9 Maggio > 23 Novembre 2025


 


Aperture


 


martedì: 15 > 19


mercoledì: 15 > 19


giovedì: 15 > 22


venerdì: 11 > 19


sabato: 11 > 19


domenica: 11 > 19


 


COME
ARRIVARE / GETTING THERE


Da
Ferrovia, Linea 1 direzione Lido, fermata Giardini


From
Ferrovia, Line 1 (direction Lido) Giardini stop


 


Contatti


Email: info@bellatieditore.com


Cellulare: +39 3332468331


 


Catalogo / Catalogue


Bellati Editore


Via Salvatore Sassi, 4


23900 Lecco (Italia / Italy)


 


TESSERE LA BELLEZZA


Di Anna Caterina Bellati


 


Tessere la Bellezza
racconta accadimenti della Storia dell’Arte spaziando da Bisanzio a Ravenna, da
Ferrara a Venezia. E lo fa attraverso i lavori magnifici di un’artista
contemporanea, Marialuisa Tadei.


Si tratta di mosaici, arazzi e sculture. Il titolo
mette insieme ‘magicamente’ una parola speciale della lingua italiana: il
vocabolo tessere riferito ai cubetti sfaccettati vetrosi, o petrosi, che
dai tempi antichi venivano utilizzati per decorare pavimenti, pareti e persino
soffitti delle case dei  potenti
realizzando mosaici sia geometrici che figurativi; e il verbo, tessere,
che rimanda alla trasformazione di qualunque tipo di filo in un tessuto
prezioso chiamato a narrare dapprima scene mitologiche, quindi brani di poemi
epici e poi racconti di santi ed eroi. Fino a diventare tutti e due, in questa
sede, indagine sullo Spazio e sul Creato.


La mostra ragiona sull’armonia e la semplicità
delle leggi naturali, a dispetto del caos apparente che regola l’Universo e le
nostre singole vite. Qual è la percezione che l’uomo ha del luogo in cui abita
e quale la sua capacità di rivolgersi al cielo con lucida meraviglia?


Lo sguardo sulla realtà è filtrato da secoli di
storia e di imprese scientifiche che hanno di continuo aggiornato la
consapevolezza dell’essere qui e ora, in uno spazio dato e in un tempo
preciso. Ma cosa sappiamo davvero di noi stessi e della sostanza di cui siamo
fatti? Quando si scompone la materia in parti sempre più piccole, alla sua
radice si trovano delle relazioni matematiche. Eppure il mondo come si manifesta
davanti ai nostri occhi è fatto di colori e principi diversi, di suoni e
sentimenti, forme e pensieri. Davvero si tratta soltanto di numeri? La ricerca
dei segreti del Cosmo è un’inesauribile fonte di domande e risposte che
generano altri quesiti di volta in volta più raffinati e impalpabili. La verità
ultima forse non è attingibile ma la curiosità ci spingerà oltre. Questa mostra
prova a raccontare qualcosa sull’animo umano mai stanco di scrutare dentro e
fuori di sé quale sia il proprio destino.


Nell’età più fulgida dell’arte bizantina (VI secolo
d.C.) il cielo delle pitture e dei mosaici idonei a incarnare la trascendenza è
intriso di astratto simbolismo e i rapporti spaziali, tra mondo e figure che lo
animano, non parla del naturale ma del soprannaturale. Costruito
con tessere dorate, l’Universo è delimitato da ciò che l’occhio umano può
vedere, mentre la luce del Sole irradia sull’intero mondo la forza e il calore
divini. Bisognerà aspettare Cimabue perché i protagonisti di un dipinto
abbandonino la fissità dello sguardo e della postura diventando attori di un
discorso, quello tra la Terra e il Cosmo.


I mosaici di Tadei e i suoi arazzi raffinati sono
un viaggio del pensiero umano alla luce delle conquiste scientifiche dell’oggi
e le conseguenti intuizioni cui l’interpretazione artistica sa arrivare. Il
colloquio con quel che ci circonda è in continuo divenire ma non c’è dubbio che
per la scienza e, di seguito per le nostre coscienze, la chiave di volta sia
stato il passaggio rivoluzionario dal sistema tolemaico a quello copernicano.
Non più collocato al centro dell’esistente, ma relegato al ruolo di abitatore
di un Pianeta fra i tanti, l’uomo si è sentito spiazzato e ha dovuto fare i
conti con la propria debolezza, ignoranza e paura. Il nostro Pianeta non è che
uno dei tanti mondi possibili (o impossibili) e neppure il migliore.


Anna
Caterina Bellati


Curatore
della mostra


 


 



08 May 2025

fino al 23 November

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