Mostra Antologica di Pittura “Pittura di ricordi” del Maestro Giancarlo Cuccù
Date: 22/11/2025 - 09/12/2025
Luogo: Treviso
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STAMPA
“PITTURA
DI RICORDI”
Mostra
Personale di Pittura
del
Maestro Giancarlo Cuccù
Presentazione
e organizzazione del Critico d`Arte e Curatrice Maria Palladino
Inaugurazione
Sabato 22 Novembre ore 17:30
La
pittura di Giancarlo Cuccù si origina dal ricordo, e del ricordo si
nutre, prendendo forma in prima istanza dall`osservazione, facoltà
principale per un artista, che la sviluppa e coltiva al di sopra
delle altre, poiché come nei sogni, e nelle libere associazioni,
essa è funzionale a ricomporre i pezzi, restituire unità a
percezioni ed emozioni, le quali divengono specchio stesso di lui e
del suo vissuto, e quindi opera d`arte da mettere al mondo e regalare
alla visione.
Si
tratta di una pittura umorale, in cui il piacere cromatico si traduce
in abbondanza, soprattutto sinestesie di verdi teneri o intensi, che
ci permettono di sentire, oltre che ammirare, il paesaggio fermano,
la sua atmosfericità, e la qualità della sua luce. Ciò diviene una
tessitura più o meno regolare dei toni prediletti: i suddetti verdi,
il grigio azzurrino dei calanchi e delle montagne, i tratturi e
camminamenti rosa-viola, improvvise apparizioni di rosso intenso, che
ben sposandosi con il giallo acceso, pervade nella maggior parte dei
casi questi scenari di una placida e tersa luce diurna. Come avviene
in esempi quali: “Paesaggio con casa diroccata”, “Paesaggio e
calanchi”, “Paesaggio sul mare”. I luoghi intorno a Fermo, i
Monti Sibillini e l`Appennino, ritraggono l`amore che l`artista vi
trasfonde, le memorie di giorni lieti, che dall`infanzia giungono al
presente, similmente ad un diario intimo per immagini, una serie di
istantanee di sé, riprese con minime variazioni, a testimoniare che
l`andare del tempo non può mutare ciò che è caro al cuore.
Nelle
opere di figura, la presenza latente e ispiratrice dell`amato Soutine
si fa maggiormente sentire: osserviamo distorsioni espressioniste, in
dipinti che conservano comunque una forte componente simbolica, un
afflato romantico e naturalista, intensamente drammatico, che non
perde ad ogni modo il sentimento di compassione che lo anima, e lo
sguardo clinico e obbiettivo che mette a nudo la verità, nella
curiosità di studiarla e raccontarla, ma altresì permetterci di
comprenderla. Nell`oscurità del nero che non è mai nero, poiché
formato da colori diversi, domina alfine infatti ancora la luce: non
trascendente, nel senso propriamente inteso, ma una scintilla di
speranza, un barlume di bellezza pur nella sofferenza, che sottende e
rianima il tutto, quella fiammella che accende la vita e allo stesso
tempo, allorché sovviene, la spegne, ma mai del tutto, sempre
conservando la possibilità di risorgere. Presenze inquietanti e
insieme tenere, a questo proposito, sono i ritratti di “Minnie”,
“La folle”, “La boccaccia”, ma anche la timida e al contempo
signorile dignità di “Giovanni in canottiera”, “Fausto”, ad
accomunare in un`unica similitudine tutti gli esseri umani.
Le
nature morte invece, che rammentano delle ardite prospettive
Matissiane e della geometrizzazione Pre-cubista di Cèzanne,
rappresentano un esercizio sulla forma e il colore e di nuovo uno
studio sul luminismo, essenzialmente nei riflessi, che richiamano
alla mente il suddetto chiarore, testimoniando di come tutti gli enti
fondamentalmente non periscano ma trasmutino, come si può vedere
nella caleidoscopica abbondanza dei “banchi al mercato” e nelle
rappresentazioni dei pesci, i quali nella loro pelle traslucida
sembrano racchiudere la fine e il principio di tutto. 12.11.2025
Maria Palladino
Galleria
Barchessa Villa Quaglia, Vicale XXIV Maggio 11, 31100 Treviso (TV).
La mostra
resterà visitabile fino al 9 Dicembre.
Orari
di apertura: Martedì – Sabato, 15:30 - 19:30. Chiuso i festivi e
Lunedì. Ingresso libero.
Per
informazioni: Maria Palladino 3341695479 audramaria76@gmail.com
Galleria
Barchessa Villa Quaglia: 0422 430584 barchessavillaquaglia@gmail.com
22 November 2025
fino al 09 December