LA FIERA DE L’OCA e IL ZOGO DE L’OCA IN PIAZZA


Tipologia:

Fiera

Quando:

Dal 09 Novembre 2019 al 10 Novembre 2019

Dove:

Mirano in provincia di VENEZIA

Descrizione:

 LA FIERA DE L’OCA e IL ZOGO DE L’OCA IN PIAZZA

Tra il Palio storico e “Giochi senza frontiere”


Tradizione e divertimento si fondono a Mirano, in provincia di Venezia, dove, nel weekend di San Martino, a novembre, la cittadina si trasforma per accogliere uno degli appuntamenti più interessanti del Veneto, la Fiera de l’Oca, con il celebre Zogo de l’Oca in Piazza
Una meraviglia che attrae grandi e piccini. A rendere speciale e senza tempo l’evento, quest’anno in programma il 9 e 10 novembre, è il contorno: per due giorni la città, tra Venezia, Padova e Treviso, fa un salto indietro di un secolo, vestendosi da Belle Epoque e caratterizzandosi per la bellezza degli usi e costumi di un tempo. Il centro storico di Mirano ritorna ai primi del Novecento e i segni della modernità spariscono sotto la veste della storia locale: i cartelli stradali diventano insegne d’epoca, le auto lasciano il posto a carri, i negozi ai banchi del mercato e ai baracconi di una vecchia sagra paesana.
Protagonista è l’oca, in ossequio al detto veneziano “Chi no magna l’oca a San Martin no fa el beco de un quatrin”: chi non mangia l’oca a San Martino non fa il becco di un quattrino. Perché in quei giorni il gioco, la ricostruzione storica, l’enogastronomia tipica affondano le radici nella tradizione, che vedeva in quel periodo dell’anno la carne del pennuto diventare così grassa e tenera da sciogliersi in bocca. E in un’epoca in cui i proprietari terrieri di Mirano erano in gran parte ebrei e non potevano mangiare maiale, l’oca divenne presto la regina, non solo del cortile, ma anche della tavola.
Oggi è un simpatico animale da celebrare anche nel gioco. Il compianto artista Carlo Preti ne disegnò una versione che spinse alcuni vulcanici miranesi a trasformarlo in manifestazione: le 63 caselle del “Zogo de l’oca de Miran”, edizione riveduta e corretta da Preti del celebre gioco da tavola, erano perfettamente sovrapponibili alla piazza ovale di Mirano. Così, da anni ormai, grandi tribune fanno da cornice a un’improbabile sfida tra il capoluogo e le frazioni, su caselle giganti di due metri per due, messe in fila formando una passerella da 130 metri. Giganti sono anche i dadi e le pedine, mentre a scandire la progressione verso l’arrivo sono divertentissime prove di abilità che a molti ricordano proprio i televisivi “Giochi senza frontiere” di qualche anno fa, che qualcuno oggi vorrebbe riportare in auge. A sfidarsi sono gli azzurri di Mirano, i rossi di Ballò, i gialli di Campocroce, gli arancioni di Scaltenigo, i blu di Vetrego e i verdi di Zianigo. Una sorta di palio tra contrade, dove misurare la sana rivalità tra i campanili del comune.
Tutto attorno a questa arena rocambolesca impazza l’antica Fiera de l’oca: a farla da padrona sono gli stendardi con lo stemma sabaudo, i banchi in legno del mercato, le bacheche con gli avvisi comunali, i manifesti con le prime réclame, lo strillone con il giornale, l’imbonitore con i suoi intrugli, l’artigiano che impaglia le sedie, i baracconi con il fucile a elastici, i barattoli da abbattere a pallate e tanti altri scenari dei bei tempi che furono.
Ma è anche l’occasione per apprezzare la tradizione culinaria e artigianale rimasta tale da un secolo a questa parte: acquistare prodotti, gustare il meglio dell’enogastronomia tipica, senza ovviamente dimenticare l’assaggio propiziatorio di risotto, ravioli o salsiccia d’oca o scoprire souvenir e oggetti a forma d’oca. All’Ocaria, il mercato dell’oca, partecipano anche i cugini francesi, la patria del bianco pennuto, che da anni non mancano all’appuntamento miranese con i loro prodotti tipici, in una sorta di gemellaggio d’Oltralpe che proietta gli effetti di questa magica tradizione anche nel futuro e nei più disparati campi: economico, turistico e culturale soprattutto.
 
 
UN CONSIGLIO per un percorso “GUDURIOSO”
 
Se venite a Mirano nei giorni della festa vi consigliamo un percorso particolare, quasi un pellegrinaggio, breve ma intenso, alla scoperta dell’Oca in “tutte le salse”.
Si inizia dall’Osteria dell’Oca, una ricostruzione in legno di una vecchia osteria, posta davanti alla fontana del leone, dove assaggiare subito un piattino di affettati misti d’oca (un delizioso prosciutto cotto e un superbo salame). Se desiderate qualcosa di più sostanzioso per il vostro stomaco, vi consigliamo un panino con salsiccia d’oca calda. Qui, dalle 12.00 alle 14.00 potrete degustare anche il famoso risotto con salsiccia d’oca di Germano, “il cuoco dell’oca”; inoltre, quando vorrete riscaldarvi ricordatevi che qui si trova anche un buon bicchiere di vin broulè bollente al profumo di cannella e chiodi di garofano.
Dall’Osteria dell’Oca si passa al “Bacareto de l’Oca”; anche questo è la ricostruzione di un locale tipico veneziano dove, con “un’ombra” di vino in mano, degustare “i cicheti”, cose semplici ma sfiziose. Noi vi consigliamo il musetto d’oca con polenta ai ferri che è una specialità tipica del territorio. Non sono da meno, però, il panino con la salsiccia calda e il piatto di ochette: ravioli freschi fatti a forma di ochetta e ripieni di oca (fatti per noi da un bravissimo pastaio di Mortara) saltati nel burro e salvia.
Tra un passaggio e l’altro non mancate di fermarvi all’Osteria del Fritto per gustare e abbandonarsi alla peccaminosa goduria di una mozzarella in carrozza calda e ripiena di prosciutto cotto d’oca.
 



UN PO` DI STORIA

Il Zogo de l`Oca e la Fiera de l`Oca nascono da una vecchia tradizione miranese che voleva si festeggiasse, mangiando l`oca, la chiusura dell`anno agrario, l`11 novembre, e per rinforzare questa tradizione c`era anche un detto: CHI NO MAGNA OCA A SAN MARTIN NON FA EL BECO DE UN QUATRIN!  Alla fine degli anni settanta, questa tradizione è stata ripresa dal COMITATO de L`OCA che l`ha fatta diventare un appuntamento annuale per tutto il paese. Per l`occasione fu creato anche il Zogo de l`oca de Miran., un gioco dell`oca da tavola che nelle 63 caselle riportava luoghi, monumenti, ville,  personaggi, aspetti e momenti della storia e della tradizione Miranese.
 
Nel 1998 La Pro Loco Mirano pensò di riportare le caselle del gioco su 63 grandi tavole (2 m. x 2) rialzate 80 cm. da terra e di disporle attorno all`ovale della piazza così da formare un passerella colorata di 130 mt. Si chiamarono a giocare sei squadre in rappresentanza di Mirano e delle sue cinque frazioni; ognuna composta da un capitano che lancia i dadi, un alfiere che sposta la pedina e da otto giocatori che intervengono per superare le “prove“ quando le caselle lo richiedono. Nacque così il ZOGO DE L`OCA in PIAZZA.
 
L`ambientazione scelta fu quella del giorno di festa per eccellenza del paese: La Fiera. Il periodo storico non poteva che essere il Primo Novecento, quando la fiera rappresentava il momento più importante dell`anno, perché ci si poteva divertire ed acquistare molte cose semplici ma necessarie alla vita di tutti i giorni e per fare questo l`oca era un`ottima merce di scambio. Così è nata la "FIERA DE L`OCA", la ricostruzione storica di una Fiera, del ‘900, dove sotto le tipiche bancarelle in legno signore, in costumi d`epoca, vendono prodotti gastronomici a base d`oca od oggetti raffiguranti la sua immagine, mentre attori, comparse e figuranti animano le vie del centro storico.
 
Da allora ogni anno, il secondo fine settimana di novembre, nell’atmosfera gioiosa della festa paesana si svolge la "FIERA DE L`OCA" che culmina alle ore 15 della domenica quando, in un tripudio di colori e allegria, di saltimbanchi e giocolieri, sotto lo sguardo di migliaia di persone, si dà vita al ZOGO DE L`OCA in PIAZZA.
 
Per due giorni la città di Mirano fa un tuffo nel suo passato, tornando agli inizi del Novecento, con il centro storico trasformato in una piazza della Belle Époque durante la fiera paesana. Scompaiono i simboli della contemporaneità, sostituiti da stendardi con lo stemma sabaudo, banchi in legno del mercato, bacheche con gli avvisi comunali, manifesti con le prime réclame. In tutto ciò, la protagonista assoluta è l’oca.
 
Il successo di questa manifestazione è riscontrabile dall’interesse che ogni anno molti quotidiani, riviste, radio e televisioni nazionali le dedicano promuovendo la presenza di numerosi turisti, provenienti da tutta Italia e dall’estero.
 
Nel 2018 erano presenti gruppi organizzati provenienti dalla Germania, dall’Austria   oltre ad altri 30.000 turisti non organizzati  provenienti da ogni dove. Occasione quindi, per albergatori, esercizi pubblici e commerciali, di vedere allungata la stagione turistica al mese di novembre, considerato turisticamente  morto.




PROGRAMMA MANIFESTAZIONE 2019





Sabato 9 Novembre

 
Ore 15.30
Apertura FIERA DE L`OCA
con "l`OCARIA
il mercato dell’Oca
 
Ore 16.00
INIZIO SPETTACOLI DI STRADA
 il teatro dei burattini, saltimbanco, musici, giocolieri, artisti di strada, attori
I FIOI DEL FIO’
I TOCA MI
I TRAMPOLI di ACQUALTA TEATRO DI STRADA
GLI ARTISTI DI STRADA
IL TEATRO DEI BURATTINI
GIOCOLIERI
MIMI
 
Apertura Baracconi dell’Oca Park per bambini
 
GIOCO DELL’OCA PER BAMBINI
Potranno partecipare tutti i bimbi presenti
 

Domenica 10 Novembre

 

Ore  9.30

Riapre la FIERA DE L`OCA

con l`OCARIAe il TEATRO DI STRADA il teatro dei burattini, saltimbanco, musici, giocolieri, artisti di strada, attori
 

Ore 11.00

LA CUCCAGNATA”, pregioco per assegnazione ordine partenza con gli atleti del GRUPPO SERENISSIMA dalle Ore 12.00

RISOTTO D’OCA e RAVIOLI D’OCA 

 

Ore 15.00

Sfilata Figuranti e

ZOGO DE L’OCA IN PIAZZA

Presenta: SALVATORE ESPOSITO  





Evento visitato 1241 volte, inserito il 26/09/2019 da Utente Registrato


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