L’eclissi del padre: la perdita di autorevolezza nel buio della separazione vista dai figli
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L’eclissi del padre: la perdita di autorevolezza nel buio della separazione vista dai figli

09/04/2024 114 visualizzazioni 0 commenti

Dai dati raccolti tramite i
questionari somministrati dal 2022 al 2024 agli studenti delle scuole superiori
di Padova e Lecce emerge un dato chiaro di un oscuramento della figura del
padre, con una svalutazione che raddoppia nel caso di genitori separati. I
figli ricercano l’autorevolezza nella figura della madre nelle famiglie che
cambiano. Lo stesso questionario sarà sottoposto agli studenti di Lecce per un
confronto e per comprendere le conseguenze nei figli e nelle famiglie.



La Fondazione Foresta ONLUS
presenta i nuovi risultati della ricerca condotta tra ottobre 2022 e marzo 2024
tramite somministrazione di un questionario distribuito a 4.383 studenti d tra
i 18 e i 20 anni  (età media 18,2 anni)
frequentanti gli istituti delle scuole superiori di Padova e Lecce, all’interno
del progetto “Prevenzione andrologica permanente nelle Scuole”. I dati raccolti
hanno evidenziato il ruolo genitoriale nel determinare i comportamenti a
rischio dei ragazzi, e come gli stessi percepiscano la figura paterna e
materna.


“Da quindici anni Fondazione
Foresta cura un progetto che si sviluppa nelle scuole, parlando a migliaia di
studenti, e abbiamo raccolto molto materiale per mettere a confronto i
cambiamenti nei comportamenti e nel contesto familiare dei ragazzi”, spiega Carlo
Foresta, già professore di Endocrinologia all’Università di Padova e presidente
della Fondazione Foresta Onlus.


La ricerca sarà presentata a
Lecce il 12 dicembre nell’ambito del XVII Convegno di Medicina  organizzato dalla Fondazione Foresta Onlus,
in collaborazione con L’ASL di Lecce, L’Università del Salento, L’Università Pegaso,  con un focus sul ruolo del contesto familiare
nel determinare il disagio giovanile. Al convegno parteciperanno i ragazzi
delle Scuole di Lecce e saranno raccolti i dati per un confronto tra Nord e
Sud.


“Quest’anno abbiamo deciso di
chiedere ai ragazzi come percepissero il ruolo genitoriale all’interno della
famiglia, tra amichevole, autorevole, indifferente e problematico, con
distinzione tra madre e padre” dichiara Foresta. Complessivamente la figura materna
è vista più frequentemente come amichevole (51,8% vs 44% dei padri), ma per le
ragazze la figura paterna è vista più spesso come problematica (10% vs 5% dei
coetanei maschi). Ancora più marcata è la differenza nel ritenere autorevole il
ruolo paterno nei ragazzi (42,2%) rispetto alle ragazze (27,7%). Bisogna poi
ricordare come con l’andare del tempo la costituzione familiare è cambiata:
rispetto al 2005, quando il progetto è partito, i genitori sono più anziani di
quattro anni: l’età media della madre quando il ragazzo ha 18 anni è di 50,7 e
quella del padre è 54 anni. Inoltre un ragazzo ogni cinque è figlio di persone
separate o divorziate. In questo contesto monogenitoriale, la madre è più
spesso descritta come autorevole dai figli maschi (50%), ma molto meno dalle
figlie (32,8%), che invece la descrivono come amichevole nel 55% dei casi
rispetto al solo 29,8% dei coetanei maschi. “Agli occhi dei figli
l’autorevolezza di un padre separato si dimezza (dal 45 al 23% nei maschi, e
dal 30 al 15% per le femmine); il rischio di apparire indifferente aumenta di
2-3 volte, e di risultare problematico fino a 4-5 volte rispetto ai padri
coniugati. Questa svalutazione sembra più intensa nei figli maschi,  per i quali crolla la figura del padre come
di riferimento autorevole”. Dallo studio emerge che i figli dopo la separazione
cercano questa caratteristica nella madre. Ancora non siamo in grado di
comprendere le conseguenze di questo cambio di paradigma.


Il costante aumento di divorzi e
separazioni si allinea a quel necessario e desiderabile processo di
destrutturazione del modello patriarcale. Tuttavia, gli esiti di questo
processo appaiono imperfetti, e i suoi meriti talvolta incerti: ancora in nove
coppie su dieci i figli vengono affidati alla madre, che si trova a dover
cercare un compromesso tra la propria emancipazione personale e i raddoppiati
doveri di accudimento ed educazione. Tuttavia il padre, sul piano simbolico e
psicologico non dovrebbe esaurirsi nel semplice sostentamento economico, a
maggior ragione in un’epoca contemporanea in cui le donne e madri possono
realisticamente ambire all’indipendenza economica per sé stesse e per i loro
figli.


Alla luce di questi dati si rende
indispensabile tornare a ragionare sulle dinamiche simboliche, psicologiche e
sociali che si innescano all’interno di dinamiche familiari, quelle
contemporanee, che nel loro incessante e vivace rimescolamento strutturale
rischiano di perdere di vista un obiettivo centrale: il benessere delle
generazioni di domani e un senso di armonica continuità tra le diverse
generazioni. Se si sta abbandonando un sistema di valori patricentrico e
patrilineare, dobbiamo allora domandarci: qual è la nostra visione del futuro?


_____________________________________________________________________________


Prof. Carlo Foresta


già Professore Ordinario di Endocrinologia Università degli Studi di
Padova


Studioso Senior Università degli Studi di Padova


Presidente Fondazione Foresta Onlus


già Membro Consiglio Superiore di Sanità


Cell: +39 348 3022559


 
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    09/04/2024 12:14
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