Motti, detti e proverbi del triVeneto


Postato da: Utente Registrato il 28-12-2007. Visto 26744 volte.

Con questo piccolo spazio cogliamo l’occasione per proporre un viaggio tra i proverbi, le frasi e i “modi di dire” del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige che, con cadenza leggera e amabile, ci introducono nella storia e nella tradizione popolare.
Abbiamo scelto alcuni proverbi con riferimento a particolari ricorrenze dell’anno che fanno eco alla tradizione e alla saggezza orale del vivere quotidiano e che un tempo si tramandavano di padre in figlio. Motti, detti e sentenze che mantengono inalterate il gusto della battuta e del divertimento per ricordare e ritrovare gli usi e i costumi della tradizione del triveneto.



I PROVERBI DEL VENETO:



S. Lussia xè la giornata più curta che ghe xia.
S. Lucia è il giorno più corto che ci sia.
Il 13 dicembre, si festeggia S. Lucia e corrisponde al giorno più corto dell’anno.



Duràr da Nadàl a San Stefano.
Durare da Natale a Santo Stefano (si dice di una cosa di breve durata).



Da la Madòna Candeòra de l`inverno semo fòra; ma se ghe xè piova e vento, de l’inverno semo drento.
Il 2 febbraio (festa della Madonna della Candelora) siamo fuori dall’inverno; ma se nevica o c’è vento, dell’inverno siamo dentro (siamo ancora in inverno).


I PROVERBI DEL TRENTINO ALTO ADIGE:

A Nadal el pas de un gal;
a la vecieta de n`oreta.

Riferito all`allungarsi delle giornate. A Natale i giorni si allungano tanto quanto il passo di un gallo. Per la Befana (la vecchietta) i giorni si allungano di un`oretta.



S`el piove el dì de l`Ascension, ven rave e formenton.
Se piove il giorno dell`Assunzione, buon raccolto di rape e grano saraceno.



San Bastian co la viola en man.
A la Candelora de l`inverno semo fora.

Per la festa si San Sebastiano, si possono raccogliere le violette. Per la Candelora, l`inverno è ormai finito.


I PROVERBI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA:

San Nicolò de Bari
le festa dei scolari
se i scolari no vol far festa
San Nicolò ghe taia la testa.

S. Nicolò di Bari la festa degli scolari, se gli scolari non fanno festa, S. Nicolò gli taglierà la testa.
Per il 6 dicembre si Festeggia S. Nicolò (solo a Trieste e Bari) e si fanno i regali ai bambini come se fosse Natale.



Dio no xe furlàn, se non te paghi ogi te pagherà doman.
Dio non è friulano, se non paghi oggi pagherai domani.
(Proverbio triestino)





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