Origine e significato del cognome Lovato


Vedi anche: Lovat, Lovatel, Lovati, Lovatin, Lovatto,


Distribuzione del cognome Lovato - fonte Pagine Bianche

Commenti


[1] Lovati è decisamente proprio del milanese, Lovato è tipico veneto, delle province di Verona, Vicenza e Padova, derivano dal cognomen latino Lupus attraverso il nome medioevale Lupatus e poi Lupato quindi Lovato. Esistono tracce già dal 1300, dove troviamo, a Padova, un Lovato de Lovati (1240-1309) scrittore e poeta, nel milanese nella seconda metà del 1500 elencato tra i Patrizi milanesi troviamo Giovanni Battista Lovati. Di origine vicentina, il ramo dei Lovato si trasferì con Giuseppe Lovato in Tramonti nel XIV secolo, Baroni e poi Nobili dei Marchesi di Pescarola in Terra di Lavoro dal 1600. Riconosciuta nobile per antichissimo possesso di nobiltà dal Tribunale di San Lorenzo in Napoli con dichiarazione del 1739. Ammessa Famiglie nobili napoletane, la Famiglia Lovato ebbe molti personaggi che si distinsero per vari onori.

samuele lovato 06/01/2011 08:08:00

[2] Si ha note di un Filippo LOVATO, giustiziere negli Abruzzi nel
1507ed inoltre di un Camertino LOVATO, maestro di campo ai tempi di Carlo
V, La Famiglia fu iscritta nell Elenco Nobiliare nel Ramo Principale. col titolo
di Patrizio napoletano e ai discendenti da Lanfranco, spettarono i titoli di
Nobili Amalfitani.
06/01/2011 08:34:00

[3] La storia di questa Nobile Famiglia inizia verso il 1100. La Famiglia Lovato risulta essere di antichissima origine.Autori riportano i seguenti personaggi che illustrano questa Famiglia.Lanfranco, consigliere di Re Ruggero,Giliberto, primo segretario del vescovo di Scala nel 1154,Leandro Francesco Lovato fu vicario e cancelliere del regno nel 1424,Martino luogotenente della Regia Camera, ai tempi degli Aragonesi.
Conte Lovato 26/01/2011 15:49:00

[4] Esistono ancora nel Vicentino e nel Veronese contrade che riportano il cognome Lovati, sopratutto nel Vicentino, per contrassegnare i vari rami, si aggiungeva al cognome un soprannome, citato anche in alcuni atti ufficiali. Troviamo quindi alcuni soprannomi utilizzati ancora oggi per distinguere i vari rami del cognome LOVATO. I Più diffusi ancora oggi sono i Minali, i Merli e i Trovari.
17/02/2011 16:29:00

[5] Collegamenti certi si hanno con la dinastia dei Lupis di Parma, cari oltremodo ai signori di Padova e loro molto affezionati, cessano di figurare in questa città non molto dopo le catastrofi dei Carraresi. Antonio, figlio di Raimondino, nell anno 1498 trapiantossi a Rovigo e di lui nacque Rutilio, il cui cognome di Lupo si corruppe in Lovo, Lovato
20/02/2011 02:59:00

[6] Famiglia nobile ed illustre delle città di Milano e Pavia, nelle quali occupò onorevolissimi carichi politici e militari, come da una cedola del 20 luglio 1460 e da una fede dell archivio di Milano, transuntata in Palermo presso notar Daratta 1663. Un Giannantonio del Faso fu castrellano dell Ambrosiana Fortezza di Milano sotto Enrico III imperatore. Fiorirono in oltre: Alberico capo della fazione ghibellina nel quatiere di san Sisto 1220, Corradino potestà di Pavia sotto il duca Filippo Visconti, Francesco Antonio cameriere della duchessa Bianca e di lei segretario, ed un Pier Luigi senatore 1484. Venne portata in Sicilia da un Antonio del F. nobile milanese governatore della città di Caltanissetta sotto l imperatore Federico II Come da un privilegio imperiale del 10 sett. 1243, preso il grande archivio della Zecca di Napoli, e transuntato agli atti di Notar Daratta di Palermo 7 maggio 1663. Un Ludovico figlio del precendente fu castellano della città di Termini, da lui un Antonio progenitore di Gianvincenzo capitano al servizio militare del Parlamento del Regno di Sicilia, e dall imperatore Carlo V con privilegioi dato in Bruxelles 5 novembre 1537 qualificato milite imperiale, di origine milanese e di vetusta nobiltà, avendo avuto confermato lo stemma di sua figlia. Da costui una serie di chiari gentiluomini, tra quali stando al Villabianca commendansi: un Antonio abate di s. Anastasia, canonico della cattedrale di Palermo personaggio in santità e lettere illustre, morto nel 1572, un Filippo di lui nipote uomo di gran virtù, avendo entrambi rinunziato, il primo i vescovadi di Cefalù, Mazzara e Girgenti,ed il secondo quello di Lettere e di Gragnano nel regno di Napoli, un Leonardo L. barone di Serradifalco e di Condoverno, e primo duca di Serradifalco per concessione di re Filipppo IV 1664, un Francesco Antonio investito l anno 1626, altro Leonardo investito 1722, che va nel ruolo de governatori della Compagnia della Pace di Palermo 1752, un Francesco marchese dell Ingegni per la moglie Margherita Gastone, premorto al padre 1755, cui successe un Leonardo padre di Domenico ultimo duca di Serradifalco e principe di s. Pietro, gentiluomo di camera, gran croce degli ordini di Francesco I di Napoli, del s. Salvatore di Grecia, del s. Michele di Baviera, dagno Pontificio, dell ordine de Guelfi di prima classe di Annover, dell Aquila Rossa di Prussia, del Merito Civile di Sassonia, cavaliere della Stella Polare di Svezia, della Corona di Ferro di prima classe d Austria, del Leone d Olanda, Ufficiale dell imperiale Ordine del Brasile, dottore dell università d Oxoford, corrispondente e socio di 41 istituti, socità ed accademie del mondo, personaggio illustre ed assai benemerito della Sicilia, carissimo alla corte di Russia, autore di molte opere importanti.

P.A.A.(PRESTIGIOSA ACCADEMIA ARALDICA) 14/06/2011 17:18:00

[7] La casata Lovato è un antica e nobile famiglia residente pure nella regione dell Emilia Romagna. Da molto tempo non sono pervenute più notizie della suddetta dinastia. Molte famiglie posero la loro dimora in Bologna, perchè considerata nei tempi più remoti famosa tra le repubbliche, per il valore dei suoi Capitani, per la dottrina dei suoi Giureconsulti, per i molti Rettori di diverse città, e per l autorità dei suoi magistrati. Le memorie di alcune famiglie che per avventura si conservano con decoro, e che nei tempi antichi hanno al di lei splendore cooperato, e benchè il tempo,gli incendi negli archivi, le discordie civili, le guerre abbiano in gran parte distrutto le notizie antecedenti il 1260, alcune famiglie della dinastia Lovato, hanno diligentemente conservato pergamene e trattati appartenuti a questa casata.
23/09/2011 09:23:00

[8] Si può far risalire all undicesimo secolo l origine di questa famiglia, di cui non sussiste che un solo ramo. Marco, che viveva alla metà del secolo XIV era Procuratore di San Marco e fu uno degli elettori del doge Andrea Dondolo. Contemporaneo ad esso fu Paolo, rivestito di tale dignità e che si distinse nelle più elevate cariche militari di terra e di mare. Il massimo lustro venne a questa casa da pietro, che recuperò dalle armi dei Turchi le più importanti fortezze e posizioni militari della Dalmazia, ruppe i Genovesi e sostenne la Repubblica lacerata da intestine discordie e morì nell anno 1439. In quello stesso secolo, Luigi, Giacomo ed Antonio, tutti Procuratori di San Marco, si distinsero in importanti incarichi. Leonardo per 19 ann iportò lo scettro dello Stato, morì a 85 anni, il suo mausoleo trovasi nella Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo. Ad egual dignità pervennero:Pietro, Francesco. Gian Francesco, fiorì nel secolo XVII ed oltre avere importanti Magistrature, fu uomo di scienze e di lettere, creò l Accademia degli Incogniti.Alla caduta della Repubblica Veneta esistevano i rami detti di San Luca, San Giovanni in Bragora e San Pantaleone, ora non esiste che quello detto di San Vio.Antonio Francesco di Domenico, fu confermato nella nobiltà con Sovrana Risoluzione Autografa del 24 luglio 1820 ed elevato al grado di conte dell Impero Austriaco.Sono iscritti nell Elenco Ufficiale Nobiliare.
Samuele Lovato. 27/09/2011 14:37:00

[9] Famiglia di antica e nobile tradizione, delle cui origini non vi sono notizie certe. I Lovato si propagarono in diverse regioni d Italia, Francia, Germania ed Austria fin dal XI secolo donde, accolti nelle importanti cariche delle città ove ebbero dimora, furono cospicui ed acquisirono prestigio. La cognominizzazione deriva dal cognomen latino Lupus, nei ricordi dei tempi andati si leggono alcune varianti di questo antico cognome quali Lupus, Lupas, Lupis etc., dovute alla fonetica storica ed inflessioni dialettali. Sono, in ogni modo, tutti rami di un unico ed antichissimo ceppo originale.
28/09/2011 21:26:00

[10] Alla citazione {6} sono interessato sulla derivazione dei Lo Vato in quanto alla Corte di Russia, e sul Governo di Caltanissetta citato.
Lo Vato Salvatore 26/01/2012 19:18:00

[11] Il cognome Lovato potrebbe derivare dal toponimo Lovat, località posta in regula civitatis Belluni ed attestata in un documento del notaio Pietro Paolo Delaito, datato 14 maggio 1512. Cristoforo Lovato fu aggregato al Consiglio dei nobili il 23 agosto 1444. Nel 1465 assieme a Vittore Crepadoni fu inviato come ambasciatore al vescovo Lodovico Donato veneziano, per rallegrarsi, a nome della città, della sua nomina a vescovo di Bergamo. Nel 1482 tra i trecentodieci consiglieri è elencato anche ser Matteus Lovatus; nel 1546 in Consiglio non vi è più alcun membro del casato. E' probabile che qualche componente della famiglia si fosse t5rasferito nello Zoldano dove prosperava l'industria estrattiva. Il 18 novembre 1585 infatti il notaio Nicodemo Delaito, a Belluno nella sua casa in contrada di Crocecalle, registrò la vendita di un campo e un prato sub regolatu Astragati e di un altro prato nel luogo detto Antrugia. Il venditore, residente nella Regola grande del Capitanato di Zoldo, era ser Bartolomeo, che viveva separato dal padre ser Francesco Lovato de Casale. L'acquirente, ser Bortolo q. ser Vincenzo Gottardo di Zoldo, gli versò 250 lire in contanti.
Lovato 27/07/2017 16:18



Vuoi lasciare un commento, scrivilo qui sotto. La mail non verrà visualizzata







Newsletter

Inserimento in NEWSLETTER momentaneamente BLOCCATO
Attualmente ci sono 4 mail inserite




Vedi anche






Cerca COGNOMI

Cerca il tuo cognome


Cognomi che finiscono con:
ato aio ito acco otto igo l r n

Cognomi che iniziano con:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Z
Seguici su Facebook

I consigli di Veneto e Dintorni

villa gaspariniVilla Gasparini
Struttura