Villa Soranzo Conestabile

Villa_Soranzo_Conestabile

Paese - Provincia

Scorzè (VE) (VE)

Sito web della villa:


www.villasoranzo.it

Riferimenti e Contatti:

Via Roma civico 1 - 30037 SCORZE - Venezia
Tel. ++39.041.445.027 Fax ++39.0415.840.088

info@villasoranzo.it


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Descrizione:




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Storia:

Primeggia a Scorzè la Villa Mocenigo Soranzo Conestabile della Staffa. Di origine antichissima, forse risale all'epoca in cui la Serenissima, in omaggio alla dedizione di Treviso del 1336, di Mestre, 1337 e di Noale del 1339, mise piede in terraferma. Anzi la tradizione vorrebbe che la Villa ed il giardino Mocenigo Soranzo abbiano addirittura inizio al tempo degli Scorzadis e del loro castello di Scorze' distrutto da Ezzelino il Tiranno il 17 ottobre 1241. Sulla famiglia Soranzo va ricordato Giovanni, doge dal 1312 al 1328. Fu il primo che considerò la grandezza e la potenza di Venezia sul mare da cui egli diede vita al famoso arsenale citato daDante. Morì a 80 anni. Riposa ora in un urna marmorea nel battistero della Basilica di San. Marco entrando a destra. Nel 1621 un Soranzo di Scorze', per disposizione testamentaria di Alvise Mocenigo dovette premettere in perpetuo al cognome il nome di Tommaso Mocenigo Soranzo.

Questa variazione cognominale doveva cadere sempre solo sul primogenito. Ecco perchè sui documenti ufficiali da quel lontano 1621 si trova ancora oggi Tommaso Mocenigo Soranzo fino ai giorni nostri. Al detto cognome venne aggiunti Conestabile della Staffa Antonio che sposo' all' inizio di questo secolo, la contessa Alba Mocenigo Soranzo. Come è noto, i Soranzo appartengono a quelle poche famiglie così dette apostoliche che fondarono Venezia, secondo la tradizione. Ricchi proprietari terrieri, i Soranzo vissero il loro maggior splendore nel '700 come lo testimonia la loro villa ed il giardino di Scorzè, disegno dell'Architetto Andrea Zorzi, il quale abbandonando lo stile primario della villa cinquecentesca si ispirò alle forme semplici ed eleganti neoclassiche, ampliando la costruzione, mentre il corpo centrale, internamente e' originale del 1500 dove vi sono affreschi della Scuola del Veronese. L'insieme della villa e del parco sono stati giudicati e citati da moltissimi critici e scrittori di materia veneta, quali: il Federici, il Crico, il grande Cesare Cantu' nel suo Lombardo Veneto, il Fapanni, il Marchesan, lo Straffariello e di recente dal maggiore cultore di ville venete il prof. Michelangelo Murano autore del catalogo delle Ville nella provincia di Venezia. La facciata della villa mostra una costruzione settecentesca a due piani con armonioso frontale alla sommità del quale vi è un timpano con statue.

L'entrata è costituita da un vasto androne che da accesso ai salotti, un'epoca giallo barocco e rosa rispettivamente per il conte e per la contessa, alla sala da pranzo rivestita di una boiserie di noce antico originale; alla biblioteca o sala verde dove spiccano le travature del soffitto alla sansovino e un caminetto con lo stemma dei Mocenigo Soranzo. Ma l'ambiente che desta maggiore interesse e meraviglia è lo scalone tipicamente veneziano, abbellito da colonne e lesene corinzie, culminante in una loggia e un salottino al primo piano, da cui si può goderne la vista in tutta la sua magnificenza. Dalla loggia la splendida visione esterna è sul laghetto e sulla magnolia secolare dello storico giardino. Grazie all' amore e alla dedizione quotidiana, l'abitazione patrizia è stata valorizzata in maniera eccellente attraverso felici restauri che hanno dato all'antica villa un lieto respiro di luce, di aria, di colore freschissimi. Sensibili alla tecnica moderna e alle più aggiornate tecniche alberghiere i proprietari hanno dotato ogni locale con le migliori attrezzature senza economia di mezzi. Infatti ogni salone, sala, stanza da letto, e da riposo sono stati arredati con fine gusto dell'epoca settecentesca.

La villa giace, come una regina candida e felice, in mezzo ad un bellissimo giardino opera egregia dell'Architetto Giuseppe Jappelli nato a Venezia nel 1773 che realizzo', commissionato dal Conte Tommaso Mocenigo Soranzo nell'anno 1835, l'ampliamento della villa verso sud, integrando la costruzione con sobrietà rispettando l'opera dell'Arch.Andrea Zorzi, ed un giardino all'inglese. Nella progettazione dei giardini Giuseppe Jappelli e' un grande regista, perche' usa con grande sapienza le piante, grazie alle sue conoscenze botaniche. Ancora oggi numerosi esemplari sono presenti nel parco, perché egli stesso seppe scegliere in modo corretto l'ambiente in cui dovevano essere inseriti.

Tanti sono i particolari che caratterizzano questo giardino: il laghetto che prosegue con un corso d'acqua, il viale di ippocastani e carpini, la grotta, il prato verde, che si apre nel parco, importante per il suo effetto di luce, le colline e la montagnola artificiali, ottenute proprio dai movimenti di terreno asportato dagli scavi per il laghetto e, infine alcuni elementi architettonici come fontane e ponticelli che rendono poetiche le passeggiate. Oggi la Villa e' un affascinante Hotel de Charme

Curiosita': Durante la prima Guerra Mondiale nella villa venne allestito un ospedale militare.


Mappa:



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